“Ti sto vicino nelle cose che tu vuoi fare per migliorare la tua qualità di vita”.
Il nuovo anno inizia, in parte, con delle buone notizie: finalmente anche Cosenza – dopo Catanzaro – vede l’avvio di un nuovo progetto, più organico ed inclusivo, in risposta all’Avviso pubblico n. 4-2016 del PON Inclusione e PO I Fead, avente ad oggetto Interventi innovativi per il contrasto alla grave emarginazione adulta e alla condizione di senza dimora.
Un nuovo progetto al quale, noi della Cooperativa Strade di Casa e di Fondazione Casa San Francesco, siamo lieti di partecipare sotto forma di ATS come ente gestore per conto del Comune di Cosenza.
Un progetto che mira al sostegno, all’accompagnamento e all’orientamento di coloro i quali si trovino a vivere condizioni di povertà estrema. Tali azioni saranno svolte su più livelli.
Uno Sportello Mobile – già attivo da lunedì 11 gennaio – composto da operatori sociali professionali, si occuperà, nell’ottica del recovery approach, di entrare in contatto con le persone senza dimora, effettuando così una prima lettura dei loro bisogni e proponendo loro una relazione d’aiuto, il sostegno e l’orientamento verso servizi ed interventi volti alla ricerca di soluzioni idonee al raggiungimento di condizioni di vita migliori, in stretta collaborazione con il Servizio Sociale comunale che, attraverso una valutazione multidimensionale attenta, prenderà in carico i soggetti.
La logica sarà quella di rimettere al centro i bisogni del singolo, nel tentativo di costruire un sostegno complessivo e organico. Un ruolo centrale verrà svolto pertanto dalla community. Già da dicembre, in vista dell’avvio del progetto, stiamo procedendo alla creazione di un’area di lavoro comune tra i soggetti partecipanti – Strade di Casa, Casa San Francesco e il Comune – confrontandoci anche all’interno del Laboratorio di Experiential Learning per l‘apprendimento riflessivo dall’esperienza attivato dalla Scuola Superiore di Scienze delle Amministrazioni Pubbliche del Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali dell’Unical.
Crediamo che la creazione di una rete sia fondamentale per poter rendere concreto il progetto. Un progetto che, per altro, si inserisce in una realtà in cui altre Associazioni e altri Enti già da tempo sono attivi sul campo, fornendo ognuno un tipo di aiuto differente. Per tale motivo, la collaborazione si estende anche a tali ulteriori soggetti, in una logica di coordinamento e aiuto reciproco: aiutarsi per aiutare.
È stato inoltre attivato un Telefono Amico – raggiungibile al numero 3272193100 – per raccogliere eventuali segnalazioni e rispondere a richieste di aiuto.
Ma c’è di più. Sempre in stretta collaborazione con il Servizio Sociale comunale, il progetto, prevede la costruzione di progetti di autonomia, abbracciando così l’approccio dell’Housing First e Housing Led. In ciò risiede in particolar modo l’innovatività di tale progetto che, ribaltando il cosiddetto approccio a gradini, tenta di costruire, assieme alla persona, un percorso di vita che vada verso l’autonomia, partendo dalla necessità di ripristinare il diritto alla casa. Per la realizzazione di ciò, sarà fondamentale il sostegno e la collaborazione della comunità tutta, perché è nella comunità e con la comunità che si vive.
Si tratta certamente di un progetto del tutto sperimentale e di piccole dimensioni, della durata di sei mesi – da Gennaio a Giugno 2021 – ma ci auguriamo, nel nostro piccolo, di riuscire a dare dei buoni frutti, dei risultati efficaci non solo a fini strettamente progettuali, ma in ottica costruttiva: ci auspichiamo di riuscire a porre le basi per un giusto lavoro di squadra, cercando per un futuro prossimo, di trovare modi e forme per entrare nel novero dei servizi alle persone più fragili da garantire in maniera continuativa sul territorio.
Noi ci siamo, ci crediamo, e siamo pronti a costruire tutti assieme una realtà che sia vivibile per tutti.